Tecnologia e cultura digitale - Technology and digital culture
10, Mar 2018

Quali rischi per le fintech?

Anche i rischi, come le opportunità, si evolvono di giorno in giorno. E le fintech contribuiscono al mutamento dei rischi almeno sotto due profili: aggiungendo dimensione e spessore alle classi di rischio già esistenti e connotando ciascuna di esse con caratteristiche del tutto peculiari. Ma a quali rischi facciamo riferimento? Quelli sinora mappati dal Comitato di Basilea possono essere così riassunti:

  1. Privacy per i dati
  2. Privacy per la sicurezza
  3. Discontinuità dei servizi bancari
  4. Pratiche di marketing inappropriate
  5. Rischi strategici e di profittabilità
  6. Rischi cibernetici
  7. Maggiore interconnessione fra intermediari finanziari
  8. Rischi operativi sistemici
  9. Rischi operativi idiosincratici
  10. Rischi connessi con parti terze e con vendor di tecnologia
  11. Rischi di compliance, inclusi la protezione dei consumatori e dei dati
  12. Riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo
  13. Rischi di liquidità e volatilità della raccolta bancaria

L’analisi di questo ampio portafoglio di rischi - che significa identificazione, gestione e monitoraggio di ciascuno di essi - dovrebbe essere condotta nel contesto dello sviluppo di ciascun specifico piano di investimento nel mondo delle fintech, e ciò al fine di dotare la banca di ogni strumento di mitigazione dei rischi ad oggi attivabile (regole di governance, procedure ad hoc di risk management, contratti, limiti all’operatività, ecc.).

L’analisi dei rischi, però, dovrebbe essere svolta ex-ante anche dagli imprenditori fintech e dagli investitori in start-up, se essi desiderano aumentare l’attrattività delle loro iniziative ed, al contempo, “rassicurare” i potenziali clienti bancari, e ciò anche alla luce delle buone relazioni già avviate da essi con le autorità di vigilanza le quali, come noto, già da tempo “invitano” le fintech a fari censire (si veda, uno per tutti, il “Canale Fintech” promosso della Banca d’Italia).

Dal punto di vista organizzativo, su quali aree dovrebbe focalizzarsi una banca interessata a sviluppare investimenti ed attività nel mondo fintech? Le principali sono le seguenti:

  • Pianificazione strategica e di business;
  • Ampliamento delle competenze delle risorse umane;
  • Processi di approvazione di nuovi prodotti e servizi;
  • Ampliamento delle procedure di risk management relative ai rischi operativi;
  • Processi di monitoraggio e revisione dei nuovi prodotti, servizi e canali di distribuzione.

Da quanto sopra emerge, una volta di più, il valore dell’organizzazione in banca che, seppur snella e di piccole dimensioni, sappia fronteggiare con abilità ed intelligenza i fattori del cambiamento, fintech comprese.