Strategie e performance di banche e intermediari finanziari - Strategies and performance of bank and financial intermediaries
26, Jan 2018

Alcuni fattori da considerare per valutare una banca europea

Quali parametri dovrebbe possedere una banca per poter essere considerata una buona banca europea? Senza voler entrare in troppi tecnicismi, e senza naturalmente alcuna pretesa di esaustività, la rilettura in questa ottica della prolusione tenuta da M.me Nouy lo scorso 24 gennaio 2018 lascia intravvedere quali potrebbero essere i fattori da considerare per effettuare scelte di investimento nel capitale di una banca e/o di affidamento fiduciario di attività finanziarie proprie o dei propri Clienti.

1. Redditività

Una banca che non guadagna è, per definizione, una banca rischiosa. Gli utili servono a pagare i creditori sociali, gli azionisti ed a creare riserve importanti per affrontare i momenti più difficili. Un obiettivo realistico di ROE per una buona banca europea dovrebbe risultare compreso tra il 10% ed il 15% (con un pay-out massimo del 50%).

Un secondo fattore da considerare è la struttura del conto economico. Le domande che un investitore, o un suo consulente, dovrebbero porsi sono, ad esempio, le seguenti:

i) il margine di interesse tiene, esercizio dopo esercizio? La banca è riuscita a ricomporre, anno dopo anno, le attività e le passività di bilancio in modo funzionale alla difesa del margine di interesse? La tenuta del margine è un imperativo che viene mantenuto nel tempo?

ii) le commissioni nette e le altre fonti di ricavo possono essere considerate stabili negli anni o, invece, sono in buona misura da considerare una tantum? La ricomposizione del modello di business ha determinato un effettivo e stabile sviluppo dei ricavi diversi dal margine di interesse, oppure no?

iii) la banca dispone di un modello di allocazione dei costi direttamente funzionale allo sviluppo dei ricavi? E se si, il controllo e la riduzione dei costi operativi avvengono per dare supporto concreto alla realizzazione delle strategie aziendali o, al contrario, vengono eseguiti indipendentemente da e/o in parallelo ad essa?

iv) la banca continua ad incrementare gli investimenti ed i costi per la tecnologia, il Risk Management, l'Audit e la Compliance?

2. Rischiosità

Il primo tema concerne naturalmente i NPL. Le domande che un investitore dovrebbe porsi sono sostanzialmente due: 

a) in presenza di un ciclo economico favorevole e di operazioni di deciso sostegno alle banche da parte della BCE, è già stata completata la riduzione dei NPL su livelli fisiologici (ad esempio il 2% dei crediti alla clientela)?

b) quali provvedimenti sono stati assunti dalla banca, sotto ogni profilo, per evitare che in futuro i NPL ritornino su livelli già sperimentati nel corso della Grande Crisi?

c) la banca è pronta per rispettare, da subito, l'Addendum sui NPL che sarà pubblicato da BCE entro la fine del primo trimestre del 2018?

d) quali sono gli esiti degli stress test 2018 di EBA e BCE, con particolare riferimento allo scenario più avverso?

e) la banca dispone di una solida cultura del rischio e di una direzione di Risk Managememt molto competente, molto indipendente e molto ben strutturata?

f) quali impatti potrebbe avere sulla banca un worst-scenario della Brexit?

g) la banca è pronta per la nuova AQR che verrà svolta prima dell'avvio dello European Deposit Insurance Scheme, così come preannunciato dalla Comunicazione al Parlamento Europea della Commissione dello scorso 11 ottobre 2017?

Sono domande "dure e formali", ce ne rendiamo conto, ma le banche hanno perso troppi soldi negli anni per poter proseguire con la stessa tenera indulgenza che si impiega nei confronti delle bambine capricciose e primedonne.

Forse è arrivato il tempo di introdurre un "super-indice Nouy" per valutare le capacità dei manager e dei consigli di amministrazione delle banche, anche di quelle italiane.