Tecnologia e cultura digitale - Technology and digital culture
05, Mar 2018

Measured approach

La Grande Crisi Finanziaria ha determinato, tra l’altro, mutazioni genetiche profonde nel modo di operare delle Autorità di Vigilanza. Una prova evidente è l’approccio prudenziale che molte di esse stanno sviluppando nei confronti delle FinTech. In particolare, è interessante rilevare che l’ESMA (European Securities and Market Authority) tramite il suo presidente Steven Maijoor, ha recentemente ricordato l’emersione di un approccio all’innovazione tecnologica definito “measured approach”. Questo approccio si compone di due distinte fasi: la prima viene definita da Maijoor “monitoring innovations diligently and intelligently”, la seconda “to take action in a measured way”.

L’azione di monitoraggio intelligente (e diligente) prende avvio dall’osservazione di quanto l’IT stia ridisegnando ogni settore di attività, considera la spirale delle innovazioni legate ai successi ed ai fallimenti di una specifica tecnologia (ad es. blockchain o le Initial Coin Offerings) per dedicare molte risorse - ed è questo ambito che forse può maggiormente interessare professionisti e banche -   alla dialettica regolamentare (concetto introdotto da Edward J. Kane), e cioè alle relazioni fra il quadro di norme (esistenti o da introdurre) e lo sviluppo di attività, prodotti e servizi finanziari connessi alla tecnologia. Maijoor evidenzia che questa dialettica può risultare negativa se è tesa ad eludere la normativa esistente mentre, al contrario, essa assume connotazioni assai positive se essa si fonda su un continuo dialogo tra le autorità di vigilanza e gli innovatori (RegTech). Il monitoraggio si perfeziona considerando più le funzionalità apportate dalle FinTech piuttosto che non le tecnologie impiegate, valutando accuratamente i rischi ma anche le opportunità connesse all’introduzione di innovazioni tecnologiche.

La fase di azione consegue al mandato che la Commissione Europea ha affidato alle tre autorità sovranazionali (EBA, ESMA e EIOPA) lo scorso 20 settembre 2017 e concerne le attività autorizzative delle FinTech, le modalità di outsourcing della attività svolte (anche dalle autorità di vigilanza), il coordinamento degli Innovation Hub nazionali e la Cybersecurity.

“We first need to measure in the sense of monitoring FinTech. This requires us to understand how it evolves and to think of innovations in terms of economic functions. Second, we need to act in a balanced way, taking account of risks and benefits. FinTech is a fascinating topic, and it is reshaping the financial sector profoundly. We will use our measured approach to tackle the challenges FinTech brings, and to grasp the opportunities.”

Un approccio positivo, finalmente.