Normativa finanziaria - Financial Regulation
30, Oct 2018

Il valore dell'indipendenza

L’indipendenza di una banca centrale - e più in generale, di qualsiasi ente o organo preposto prevalentemente ad attività di supervisione e di controllo - è un bene raro ma di grande valore. Lo ha spiegato bene Mario Draghi, Presidente della BCE, nel corso della First Lamfalussy Lecture tenutasi alla Banque Nationale de Belgique lo scorso 26 ottobre, alla quale potete accedere cliccando qui.

Ci sono due passaggi conclusivi che, a mio avviso, riassumono bene le caratteristiche salienti dell’indipendenza di un banchiere centrale:

“Credibility hinges on independence: the central bank should not be subject to fiscal or political dominance and should be free to choose the instruments that are most appropriate to deliver its mandate. Legislators should therefore protect the independence of central banks, as it is essential for fulfilling the mandate that they themselves have defined.

(…)

The instruments we deploy in such conditions, and the safeguards that accompany them, will be commensurate with the nature of the challenges we face. And it is crucial that we are at all times transparent and accountable in our actions.”

La credibilità dipende dall’indipendenza e quest’ultima impone la massima trasparenza e specifici e ben circostanziati obblighi di rendicontazione. Ma il valore dell’indipendenza non è l’indipendenza in sé, che servirebbe a ben poco, ma l’opportunità che essa offre - a coloro che ne dispongono e che ne sanno fare un uso adeguato - di poter scegliere, calibrare ed utilizzare ogni strumento disponibile per cercare di assicurare il raggiungimento del mandato che è stato loro affidato.

In questo senso, i livelli di indipendenza assicurati ai banchieri centrali rappresentano la pietra angolare ed un presidio a favore di tutti coloro che, nell’industria finanziaria, si occupano di supervisione e di controlli.