Varie, Normativa finanziaria - Financial Regulation, Strategie e performance di banche e intermediari finanziari - Strategies and performance of bank and financial intermediaries
24, Oct 2010

Finanziamento dell'innovazione nelle imprese e politiche monetarie delle banche centrali

La crisi finanziaria e la situazione di stasi nella quale si dibattono alcune economie europee, tra le quali la nostra, pongono importanti interrogativi sull’impatto che le politiche monetarie disegnate dalla BCE potranno avere sullo sviluppo economico del continente. Un recente articolo a firma di Riccardo Sorrentino, comparso sul Sole 24 Ore del 17 ottobre 2010 (“Terapie shock per il Giappone”), ci introduce ad un modo nuovo di condurre le politiche monetarie da parte di una grande banca centrale. La Bank of Japan, infatti, ha recentemente introdotto un nuovo segmento della propria politica monetaria denominato “Fund-Provisioning Measure to Support Strengthening the Foundations for Economic Growth” ed allocando su di esso sino ad un massimo di 3 trillioni di yen (corrispondenti a circa 26 miliardi di euro) in otto trimestri a partire da agosto 2010. La logica sottostante è semplice e lineare: la banca centrale offre, in aggiunta agli strumenti correntemente utilizzati per la conduzione della politica monetaria, linee di credito privilegiate, con durata da uno a quattro anni,  a quelle banche che dimostrino di aver finanziato l’innovazione delle imprese loro clienti. L’innovazione viene quindi considerata lo strumento più efficace per vincere la deflazione ed aumentare la produttività del lavoro, ed il suo finanziamento (indiretto, ma certificato) assurge al ruolo di vero e proprio strumento di politica monetaria. L’articolo comparso a settembre sulla Bank of Japan Review, che potete scaricare cliccando qui, illustra i modo compiuto, con semplicità e rigore, i principali assunti posti a base di questa scelta ed i 18 settori industriali verso i quali saranno diretti i finanziamenti (investitori di tutto il mondo, leggete!). Nel primo trimestre di apertura delle operazioni sono stati erogati dalla BoJ 478 miliardi di yen (circa 4,2 miliardi di euro), che hanno permesso di finanziare 1.342 progetti, con un importo medio dei prestiti erogati pari a 360 milioni di yen (3,2 milioni di euro) ed una durata media di essi, elemento assai importante, di ben 8,2 anni. L'azione della Bank of Japan è tesa ad invertire la doppia trappola delle aspettative nelle quali si dibattono imprese e famiglie: "In Japan, growth expectations remain sluggish as business managers and the public at large seem to feel that "the economy is not likely to grow much in the future" due to the fact that the economic growth rate has been declining over a long period and to anxiety associated with the difficulty in finding an effective solution to emerge from this situation. This, as explained earlier, has been a major cause of deflation. If business managers expect that sales and profits will not grow much in the future, they will be hesitant to increase business fixed investment and raise wages. If individuals in the country expect that future income will not grow much or that fiscal burden will increase, they will reduce present consumption as much as possible and opt to save for the future. This causes stagnation in present demand, which in turn exerts downward pressure on prices through a widening of the output gap. Deflation in Japan could be regarded as a phenomenon in which the medium- to long-term challenges facing the economy, namely the trend of decline in the economic growth rate and associated sluggish growth expectations, have manifested in a concentrated manner." Produttività, aspettative, innovazione, politica industriale, finanziamenti veri: ecco alcuni temi sui quali sarebbe utile svolgere accurati approfondimenti anche nel nostro Paese ...