Varie, Normativa finanziaria - Financial Regulation
02, May 2011

Basilea 3: opportunità n. 5

La crisi delle grandi istituzioni finanziarie, spiegata anche dai limitati poteri di cui disponevano gli organismi di vigilanza per limitare o prevenire il loro fallimento, ha avuto impatti devastanti sui mercati finanziari e sulle economie occidentali. Il Comitato di Basilea, assieme al Financial Stability Board, sta lavorando da tempo per contenere le esternalità che il collasso di una o più Sistemically Important Bank (SIB) può determinare a carico dei mercati e delle economie. Certamente saranno adottate nuove misure per prevenire la probabilità di crisi di una SIB - e questo avverrà principalmente tramite uno specifico rafforzamento del capitale primario e tramite l'assunzione di contingent capital (e cioè una ".... subordinated security, such as a preferred share or subordinated debenture, that converts to common equity under certain conditions") -, naturalmente saranno ripensati i meccanismi di supporto pubblico alle SIB che dovessero entrare in crisi - ed anche questo profilo determinerà impatti di rilevo anche sulla loro patrimonializzazione, in particolare ove si consideri il ruolo che il cd. bail-in debt (e cioè un "... contractual mechanism extended beyond the regulatory capital base to senior debt securities of the issuing bank") potrà assumere nel rafforzamento del Tier II -, ma due elementi nuovi debbono essere tenuti in particolare considerazione. Il primo concerne il fatto che nel corso degli anni a venire i vantaggi competitivi che le SIB hanno sinora avuto sui mercati di approvvigionamento dei fondi sono destinati a ridursi in misura significativa: le non-SIB, quindi, potranno avvantaggiarsene, pur tenendo presente che le SIB tenderanno, anche grazie alla specifica normativa di vigilanza in via di emanazione, a qualificarsi comunque quali operatori di mercato più solidi (anche perchè più vigilati) rispetto ad altri. Il secondo concerne, invece, l'utilizzo strategico che le SIB potranno fare della metodologia che il Comitato ha sviluppato per indentificarle e che, come noto, si fonda sulla dimensione delle attività, sui livelli di interconnessione con il resto del sistema finanziario, sui livelli effettivi della possibile sostituibilità della singola SIB, sui livelli di attività globale da essa svolti e sul livello di complessività organizzativa. Su ciascuno di questi fattori il management di una SIB può, e dovrà, lavorare al fine di riconfigurare al meglio il modello di business e tradurre l'impatto della normativa di vigilanza in nuovi vantaggi competitivi.