Varie, Normativa finanziaria - Financial Regulation, Strategie e performance di banche e intermediari finanziari - Strategies and performance of bank and financial intermediaries, Controlli interni - Internal Controls
03, Oct 2010

Banche, infrastrutture e rischi sistemici: una sintesi

Gertrude Tumpel-Gugerell, membro del Comitato Esecutivo della Banca Centrale Europea, ha fornito in un breve speech pronunciato di recente una utile sintesi -  probabilmente utile più i banchieri commerciali nella gestione quotidiana delle loro attività che non per coloro che si occupano di teoria dell'intermediazione finanziaria - dello scenario nel quale si muoveranno, nel corso dei prossimi anni, intermediari finanziari, infrastrutture di mercato ed autorità di vigilanza. Uno dei punti di partenza dell'analisi è che l'aver assicurato la solidità e la resilienza di ciascuna banca non ha significato, e non significa, assicurare necessariamente anche la stabilità dell'intero sistema ("However ensuring the soundness of each individual institution does not necessarily ensure the soundness of the financial system as a whole"). I focus che Tumpel-Gugerell offre in tema di evoluzione della regolamentazione bancaria (con particolare riguardo ai modelli di business, alla corporate governance ed alle pratiche di risk management), dello sviluppo delle infrastrutture di mercato ( in particolare dei livelli di trasparenza e della necessaria attenzione nei confronti dell'innovazione finanziaria) ed in tema di disciplina dei rischi sistemici (area tuttora in fase di avvio per la quale appare ancora imprudente impiegare il termine "evoluzione") offrono rimarchevoli spunti di riflessione anche per ipotizzare la riconfigurazione del disegno organizzativo di banche ed intermediari finanziari. Come noto, nel corso dell'ultimo triennio i mercati sono mutati in misura rilevante, la regolamentazione finanziaria ancora di più ed il futuro, già lo sappiamo, ci riserva molte innovazioni che dovranno essere attuate e recepite. Sarebbe miope (e falsamente consolatorio anche per i politici più giustizialisti della finanza) considerare tale evoluzione solo come un insieme di nuovi obblighi che graveranno su banche e mercati. Perchè non immaginare, invece, di tradurre le nuove regole in opportunità di business? Perchè non immaginare, ad esempio, una nuova generazione di banche (e, probabilmente, di banchieri) che sappia disegnare l'organizzazione e l'offerta di servizi in modo radicalmente differente? Potete scaricare l'intervento di Gertrude Tumpel-Gugerell, in formato pdf ed in lingua inglese, direttamente dal sito della BIS cliccando qui.