Strategie e performance di banche e intermediari finanziari - Strategies and performance of bank and financial intermediaries
13, Jan 2018

Alcune osservazioni in merito ai rapporti tra banche e politica

Come il nostro Cetto La Qualunque insegna al mondo intero, le relazioni tra tessuto economico e sistema politico sono di fondamentale importanza. Nel mondo delle banche questo dilemma vale ancora di più dato che esse sono sottoposte ad una stringente normativa che interessa ogni aspetto del loro business, a controlli maggiormente pervasivi rispetto a quelli riservati alle imprese ordinarie e dispongono di una materia prima, il denaro appunto, che può essere utilizzato in molti modi diversi per ridurre il gap con il mondo politico.

La BCE ha appena pubblicato sul tema una breve ricerca intitolata "Sub-sovereign bonds in banks’ portfolios: A role for political connections?" la quale fornisce talune evidenze circa le motivazioni del peculiare comportamento assunto dalle casse di risparmio tedesche (ma che potrebbe valere, seppur in forme diverse, per tutti gli intermediari finanziari ed in tutte le economie più o meno avanzate) e così sintetizzate dall'autore (neretto nostro):

"German savings banks appear to increase their holdings of bonds issued by their respective Bundesland (federal state) government if as a result of an election, the local governments at Bundesland and at Kreis (county) level are no longer dominated by the same party. This behaviour is not consistent with other known reasons why banks hold government debt, such as compliance with regulation, the tendency to accumulate risky assets when close to bankruptcy, or political pressure.

Instead, we argue that in the wake of a post-election loss of political connections along party lines, local government-owned banks use purchases of sub-sovereign bonds to keep communication channels with state politicians open, a mechanism akin to lobbying." 

In buona sintesi, a fronte di un ribaltone politico seguente ad elezioni le Casse di Risparmio locali iniziano un processo di recupero delle relazioni politiche con la parte eletta anche avviando una massiccia campagna di acquisti di titoli emessi dal Land nel quale esse operano. E vi è di più. La ricerca evidenzia che sono proprio i politici perdenti, che già siedono nei Consigli di Sorveglianza delle banche pubbliche locali e che sono in attesa dello spoil system, a dare avvio a questa campagna di acquisti: "incumbent politicians on the supervisory boards of local government-owned banks prompt the banks in question to buy more bonds issued by their home state in reaction to losing political proximity to the state government."

Cetto La Qualunque sarebbe soddisfatto alquanto di questo peculiare canale di supporto alle finanze pubbliche locali (quindi, per definizione, le sue): se Cetto vince le elezioni può immediatamente accaparrarsi nuove risorse finanziarie da parte dei politici a lui avversi e perdenti - una sorta di loro omaggio e di esplicito riconoscimento della sua grandezza politica - mentre quando La Qualunque dovesse mai perdere le elezioni, egli provvederà magnanimamente a far acquistare grandi quantità di bond emessi dalla parte politica avvesra quale segno di superiorità rispetto alla sconfitta subita e di concreta ed immediata disponibilità a trattare su ogni fronte. Noblesse oblige .....

Alexander Popov, l'autore della ricerca e che ha prodotto per BCE un'ampia ed interessante serie di paper, va ancora oltre e conclude con tre intelligenti osservazioni:

"There are at least three macroeconomic implications of our finding that should worry policy-makers.

First, if banks hold more government debt this increases the vicious circle of interdependence between banks and government in times of sovereign stress, and this argument is just as valid for sub-sovereign debt as it is for sovereign debt.

Second, research has shown that increased investment in public debt can crowd out investment in the private sector.

Third, close political relationships that benefit private parties are often associated with substantial costs to society. 

For all these reasons, it may be advisable for supervisors to pay attention to politically-motivated actions by banks, even when these are not in breach of regulatory rules."

Quest'ultimo suggerimento probabilmente non sarà mininamente gradito a Cetto La Qualunque, ma potrebbe invece risultare di grande interesse - debitamente contestualizzato ed esteso ad altri asset e servizi bancari e finanziari - per la nostra Vigilanza.

Non esistono molte norme che regolano i rapporti tra politici e banche, e possiamo essere certi che esse non arriveranno mai.

Ma l'acutezza, la capacità di svolgere in profondità le analisi e la moral suasion della Vigilanza esistono eccome, e dovrebbero essere rapidamente estese anche ad ambiti complessi e delicati come questi, data la storia recente del sistema bancario italiano.